mercoledì 19 ottobre 2011

diario di un qualsiasi nessuno

Mercoledì, 1° settembre 2010. Cercare le informazioni sul sito. Ma se sul sito non ci sono, dove cazzo le andiamo a trovare? Accidenti a me e al momento in cui ho consigliato a mia figlia di darsi all’insegnamento. In questi giorni ci sono le assegnazioni di spezzoni per i precari, ma conoscere le date di convocazione per le diverse classi di insegnamento è come voler chiedere la combinazione del caveau di Forte Knox. Se telefoni in Provveditorato non rispondono e se rispondono non sono le persone giuste e aggiungono confusione alla confusione. Abbiamo passato una mattinata al telefono senza cavare un ragno dal buco. Nel pomeriggio sono andato a provare la barca, incazzato nero. Di tutte le disgrazie previste, lo sfilarsi dell’albero, cedimento dello strallo, ecc., non se ne è verificata nessuna, però si è divelto l’occhiello che assicura il timone alla poppa e sono andato a collidere contro il motore di un motoscafo. Quando piove sul bagnato non c’è via di scampo. Quanto alla barca, andava meglio, ma ancora non va bene. Dovrò spostare l’albero ancora più avanti. Adesso sono le quattro e un quarto e sono più incazzato di stamattina. Per sbollire in fretta e riportare l’umore sotto livelli di guardia ho messo un DVD con le note di Smetana, Dvoràk e Mussorgsky. Se non mi aiutano loro, proverò con l’inflazionato Chopin. Dubito che ce la facciano, perché questa non è una semplice incazzatura, ma un accumulo. Ho già detto dei dati fantasma al computer, della rottura del timone e della collisione con il motore del motoscafo. Non ricordo di aver scritto nelle pagine precedenti che giorni orsono sono andato a visualizzare un sito a mio nome, la cui preparazione va avanti da mesi, uno di quelli per la vendita di libri (nel caso specifico si tratterebbe dei miei) che si scaricano direttamente appena effettuato il pagamento con carta di credito. Volevo solo controllare se il programmatore era andato avanti nella preparazione, o se le cose erano ancora allo statu quo. Invece del mio sito trovo la bandiera della Palestina e un Hacher che mi chiede pure di contattarlo e mi lascia l’indirizzo. Vuole che risponda al suo messaggio, che vaneggia in questo modo:


!OWNED BY TEAM MOSTA !!
________________________________________
READ /;
Poi continua:
I AM AN ALGERIAN ATTACKER I WANT SAY FUCK SECUR!TY OK ADMIN ..CYBER CRIMINEL.. MUSILMAN SAY GOD IS BEST NO CHILDREN ,,,, FOR ALL MUSILMAN AND ALL ALGERIAN ,,


Quanti siti ci saranno al mondo su Internet? Non ce n’era un altro da attaccare, magari più impegnato politicamente? Cosa devo rispondergli? Forse che non è questo il modo di trovare simpatizzanti per la sua causa. Comunque, avendo già dissertato sulle incazzature in una pagina precedente, non voglio dilungarmi. Cambiamo argomento. E’ probabile che la musica di quei tre signori abbia prodotto qualche effetto emolliente e che riesca a farmi venire in mente qualcosa di più stimolante. La cattedrale dell’incoronazione, per esempio, all’interno della fortezza del Cremlino, dove venivano incoronati gli zar. A parte le attrattive architettoniche, all’esterno e all’interno, quello che ti colpisce appena ci metti piede è la miriade di icone che ricoprono le pareti. Una vertigine di immagini e di colori. Ogni centimetro adorno di tali toccanti decorazioni. Le icone non sono dipinti. Sono finestre che si aprono sullo spirito, lasciando che vi entri l’anima religiosa del popolo russo. Per questo mi incantano e mi commuovono. E se i russi cercano di impedire che vengano trafugate all’estero, bisogna capirli. Sono frammenti della loro anima.

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