giovedì 30 gennaio 2014

diario di un qualsiasi nessuno

29 gennaio 2014 Quanti saranno in Italia a chiedersi che cazzo sarà questo impeachment da affibbiare al vetusto Napolitano? Politici, giornalisti, mezzi busti (pardon, ora non più, da diversi anni si presentano tutti interi) della televisione, devono aver scoperto in questa parola connotazioni erotiche, ci si riempiono la bocca e il cervello. Che ne penserà un'ordinaria casalinga, che magari ascolta la tv mentre sparecchia la tavola, chiedendosi se il marito rischia il licenziamento da un momento all'altro, se i soldi che ha basteranno fino alla fine del mese, nel momento in cui per la prima volta, e forse anche in quelle successive, sbatte il muso contro questo mostro? Si chiederà se Napolitano non sia per caso un impiccione, perfino che lo vogliano impiccare e non so che altro. Non sarebbe più semplice, e anche più italiano, dire che vogliono mettere il presidente in stato d'accusa? No, certo che no, se no come farebbe tutta questa gente a giocare a fa' l'americano? Ve lo ricordate la buonanima di Carosone? Tu vó' fa' l'americano, 'mericano, ma si nato in Italy ecc. Era solo un ragazzo che fumava le Camel, beveva Whisky and soda e ballava il rock and roll. Tutto qui. Quelli cui mi sono riferito più sopra sono qualcosa di molto peggio. Credo che in tutta Europa l'Italia sia il primo paese in assoluto quanto a ignoranza nel settore Lingue straniere. Lo è sempre stato. Anche al tempo dei Romani, che però non ne avevano bisogno, avendo fatto del Latino l'inglese di quei tempi. Oggi il Latino lo abbiamo quasi abolito nella scuola italiana, troppo difficile per cervelli che ci si sforza di impoverire di anno in anno, mentre gode di grande considerazione in molte altre nazioni, perfino negli Stati Uniti d'America. Oggigiorno abbiamo l'inglese dei nostri tempi, e sarebbe buona cosa impararlo, e non solo per affrontare un viaggio all'estero senza figurare incapaci di intendere e di volere, ma soprattutto se si hanno ambizioni nelle alti livelli della comunicazione e della politica. Accidenti a me, ci sono cascato un'altra volta. Mi sono fatto serioso e rischio di diventare una rottura di scatole. Dopo pranzo ho fatto una passeggiata sul molo. Minaccia pioggia e fa un freddo cane. Non si vede una vela neanche con un binocolo della Marina. Il peggio è che si prevede pioggia per altri sei o sette giorni. Navigare, neanche a pensarci. Coprire la barca, questo sì, l'ultimo fortunale ne ha affondate tre, solo sul nostro pontile.

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