lunedì 28 febbraio 2011

diario di un qualsiasi nessuno

Sabato, 3 luglio2010
Alla televisione è allarme rosso. Sembra che un’ondata di calura stia per investire l’Italia e che intenda fare strage di anziani e di ammalati. Sono state anche indicate le città “a rischio”, e fornite raccomandazioni soprattutto agli “over 65”, che secondo me, ne hanno piene le palle di essere considerati handicappati ad ogni pisciata di cane. Specie quando, dietro le quinte, si sta ordendo un complotto per togliere loro la patente di guida. Ormai è definitivo, la logica è sempre più patrimonio del passato, quando i filosofi davano la vita per impedire che si facesse violenza a un sillogismo. La televisione ci ha rincretinito con la caterva di incidenti che ci propina ogni giorno, con dovizia di particolari, anche di quelli di cui non ci può fregare di meno, con un tema disgraziatamente ricorrente, e cioè che della maggior parte di tali incidenti sono responsabili giovani irresponsabili che si mettono al volante impasticcati o ubriachi, quando non tutte e due le cose. Come funzionerebbe un ragionamento logico saprebbero dircelo anche i miei nipotini, gemelli, età quattro anni e mezzo. Se sono i giovani a causare il maggior numero di incidenti per insistere nel volersi mettere al volante in preda ai fumi dell’alcol o della droga, togliamo la patente ai giovani. Si potrebbe anche provare a chiederlo a una delle specie più evolute di scimmie, lo scimpanzé, per esempio, con un linguaggio di suoni e gesti, in cui sono specialisti gli etologi. Se si riuscisse a porgli il problema, credo che non potrebbe che mugugnare la stessa risposta. E’ l’essere umano adulto che ha nel proprio DNA la capacità, l’abilità, la suprema attitudine a confondere e storpiare un concetto, a rendere oscuro ciò che è chiaro come il sole, a fare di una virtù un peccato ma, in maggior misura, a fare di un peccato una virtù, a fare di un criminale un agnellino, a rovesciare le colpe dei figli di puttana sugli inermi e sugli indifesi. Dunque, al di fuori di ogni rigore logico, non solo, ma anche di ogni parvenza logica, le menti superiori, quelle a cui sono soggetti i destini della “gente comune” (non vi è certo sfuggito che la TV e la stampa ci hanno appioppato questa etichetta), hanno partorito quanto segue – I giovani che si drogano e si ubriacano sono i maggiori responsabili degli incidenti stradali, perciò va tolta la patente agli anziani. A rischio di ripetermi, perché ogni tanto devo sfogarmi in qualche modo per evitare di esplodere, al di sopra degli umani destini, al di sopra di milioni di litri di grezzo che stanno distruggendo un oceano, al di sopra della Ryan Air, che pensa di incrementare i profitti facendo volare i passeggeri in piedi, legati come salami a una specie di palo della tortura, al di sopra dei contrappunti e delle antifone dei mass media, che danno rilievo o offuscano le notizie a seconda delle proprie divinità politiche, al di sopra della pubblicità televisiva, che ha sicuramente rincretinito diverse generazioni di giovani e meno giovani, al di sopra di un elenco di comici televisivi politicizzati, che, se fanno ridere, è solo per il modo irrimediabilmente idiota con il quale vorrebbero farci ridere, al di sopra di un elenco infinito di incomprensibili storture che hanno ormai acquisito il crisma della consuetudine, a rischio di ripetermi, dicevo, cerco un misero conforto, come essere cosciente, nella stessa domanda di sempre –In /che/cazzo/di/mondo/viviamo?- Ormai ci casco sempre più spesso. Mi incazzo. Al contrario, lo scopo di queste righe dovrebbe essere quello di intrattenermi nell’età matura, di aiutarmi a mettere a fuoco i ricordi. Ma, dopo tutto, anche le incazzature ne faranno parte. Sono quasi le 17,00 e anche Maradona è incazzato. Il fatto è che la Germania gli ha rifilato un goal dopo un paio di minuti, poi se ne è mangiati altri due o tre. Per il momento il rito del bacio a tutti i giocatori prima dell’inizio della partita non ha funzionato, ma non si sa mai. Potrebbe essere un bacio a effetto ritardato. Per la verità, negli ultimi minuti del primo tempo l’Argentina si è data una mossa, ma la porta di Neuer non ne ha risentito. Forse Maradona ripeterà il rito nello spogliatoio, durante l’intervallo, e riuscirà a interrompere il lungo digiuno di Messi. Al momento lo schermo della TV è preda degli stregoni del metacalcio. Ho preferito impiegare l’intervallo scrivendo due righe, tanto, per quanto possano blaterare, non cambieranno il risultato. Sospendo, perché credo che abbiano ricominciato a giocare. Quarantacinque minuti, poi torno a scrivere accompagnato dall’immagine di un Maradona affranto, con il rosario attorcigliato intorno a una mano, i folti capelli scuri e il viso ancora di più, entrambi in armato contrasto con l’irreprensibile barbetta sale e pepe. La Germania gliene ha rifilati quattro e non gli resta che procurarsi i biglietti per il rimpatrio. Lo sa che in patria stanno già affilando le penne, se non qualcosa di peggio. Al confronto, il rientro di Lippi sarà stato un festino. I commentatori televisivi hanno sfacciatamente tifato Argentina. Fino al terzo goal, poi l’hanno piantata lì. Che dire della Germania? Secondo me, ha il giusto potenziale. Se non fosse la Germania, la darei favorita. Purtroppo per loro, i tedeschi sono rosi da un tarlo molto pericoloso, la presunzione, Deutschland ueber alles e via di seguito, che li manda fuori di testa proprio nel momento della verità. Se riusciranno a neutralizzarlo, potrebbero mettere di nuovo le mani sulla coppa.

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