Martedì, 10 luglio 2012. Siccome continuano a girarmi le
palle per un paio di faccende foriere di problemi dalla soluzione difficile, e
aggiungo che una mancata soluzione potrebbe in futuro portarsi appresso un
sovraccarico di problemi ancora più gravi, e siccome la cosa mi preoccupa al
punto che spesso penso fuori dalla testa, anche quando sono alla guida, e mi
capitano disattenzioni epocali e per fortuna pare che qualcuno non voglia che mi faccia male e mi
dia sempre una mano ad evitare disastri, anche se stamattina deve essersi un
po’ distratto quando ho sfiorato un’auto in sosta danneggiando lo specchietto e
dovendo risolvere la cosa con un trasferimento volante di cento euro dal mio ad
un altro portafoglio, siccome continuano a girarmi, dicevo, sarà meglio trasferire
la mente alla tranquilla contrada maltese. Oltre che la guida a sinistra, dagli
inglesi hanno ereditato anche il rugby, non solo gli uomini, ma anche le donne,
e pare che a livello europeo vadano forte.
Quanto al calcio, la faccenda è un po’ più complessa, perché
non ha una nazionale da grandi imprese. Il tifo invece è straordinario e a
questo punto la domanda è -Per chi tifano?- Si sa che a Malta vive un concentrato di gente
delle più disparate origini, perciò ciascuno ha una propria nazionale per cui
tifare. La maggior parte però dovrebbe essere di origine inglese o italiana,
perché
durante la partita Italia Inghilterra non c’era quasi più
traffico e le strade erano deserte e, dopo che
Diamanti ha infilato l’angolino della porta di Hart, si è scatenato un
inferno di automobili che hanno preso a scorazzare per il centro agitando il
tricolore della vittoria. Forse neanche in Italia erano così elettrizzati. Di
certo avrei altro da aggiungere, ma non adesso. Il movimento rotatorio di palle
ha ripreso il sopravvento.
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