martedì 31 luglio 2012

diario di un qualsiasi nessuno


Lunedì, 30 luglio 2012. Il tempo vola e non è solo un modo di dire, siamo già a fine mese, anzi no, manca ancora un giorno. Luglio e Agosto sono i due consecutivi di trentuno, quindi domani sarà ancora luglio. Come ragionamento non fa una grinza, però mi pare ugualmente un po’ squinternato. Il fatto è che sto traducendo un romanzo dal francese e mi sono un po’ stancato e ho pensato di riposarmi buttando giù qualche riga. Evidentemente mettendosi a scrivere non ci si riposa. Anzi, si rischia qualcosa. Comunque, ormai il computer è acceso, perciò vado avanti. Non si fa che sentir parlare delle difficoltà dei comuni a far quadrare i conti, tanto che a forza di lacrime si sono fatti assegnare disponibilità sull’IMU, che pare abbiano intenzione di sfruttare senza remore e senza riserve, affibbiandone spudoratamente il sovraccarico ai contribuenti salvaitalia. Tuttavia, considerata la velocità con cui si succedono gli eventi, le leggi, le stronzate epocali, i ripensamenti e le lacrime, la faccenda dell’Imu ai comuni è già storia antica. Una storia più moderna, almeno per me, è forse quella delle contravvenzioni agli automobilisti, il cui importo, giuro che non lo sapevo, appare nel bilancio di previsione di ogni comune. Non solo vi appare come previsione, ma pare che vi appaia proprio come adempimento imposto ai vigili urbani, non tanto come operazione di sicurezza per chi percorre le strade italiane, ma soprattutto come fonte di entrata da accostare all’ormai iniquo prelievo fiscale. In città come Milano l’ammontare delle contravvenzioni  supera già i cento milioni di euro all’anno.  Si dice che, sulle ali dell’entusiasmo per tali risultati, città grandi e piccole, cittadelle, nonché comuni e minicomuni si siano rimboccati le maniche per fare un po’ di conti e stabilire la percentuale di aumento per l’anno seguente. Il bilancio di previsione, quanto alle multe, sta per cambiarsi in un bilancio di imposizione, e i poveri vigili non avranno altra scelta che obbedire e beccarsi tutti gli accidenti che gli automobilisti loro riserveranno all’occasione.   

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