Lunedì, 30 luglio 2012. Il tempo vola e non è solo un modo
di dire, siamo già a fine mese, anzi no, manca ancora un giorno. Luglio e
Agosto sono i due consecutivi di trentuno, quindi domani sarà ancora luglio.
Come ragionamento non fa una grinza, però mi pare ugualmente un po’
squinternato. Il fatto è che sto traducendo un romanzo dal francese e mi sono
un po’ stancato e ho pensato di riposarmi buttando giù qualche riga.
Evidentemente mettendosi a scrivere non ci si riposa. Anzi, si rischia
qualcosa. Comunque, ormai il computer è acceso, perciò vado avanti. Non si fa
che sentir parlare delle difficoltà dei comuni a far quadrare i conti, tanto
che a forza di lacrime si sono fatti assegnare disponibilità sull’IMU, che pare
abbiano intenzione di sfruttare senza remore e senza riserve, affibbiandone
spudoratamente il sovraccarico ai contribuenti salvaitalia. Tuttavia,
considerata la velocità con cui si succedono gli eventi, le leggi, le stronzate
epocali, i ripensamenti e le lacrime, la faccenda dell’Imu ai comuni è già
storia antica. Una storia più moderna, almeno per me, è forse quella delle
contravvenzioni agli automobilisti, il cui importo, giuro che non lo sapevo,
appare nel bilancio di previsione di ogni comune. Non solo vi appare come
previsione, ma pare che vi appaia proprio come adempimento imposto ai vigili
urbani, non tanto come operazione di sicurezza per chi percorre le strade
italiane, ma soprattutto come fonte di entrata da accostare all’ormai iniquo
prelievo fiscale. In città come Milano l’ammontare delle contravvenzioni supera già i cento milioni di euro all’anno. Si dice che, sulle ali dell’entusiasmo per
tali risultati, città grandi e piccole, cittadelle, nonché comuni e minicomuni
si siano rimboccati le maniche per fare un po’ di conti e stabilire la
percentuale di aumento per l’anno seguente. Il bilancio di previsione, quanto
alle multe, sta per cambiarsi in un bilancio di imposizione, e i poveri vigili
non avranno altra scelta che obbedire e beccarsi tutti gli accidenti che gli
automobilisti loro riserveranno all’occasione.
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