Sabato, 28 luglio 2012. Se è vero che le piante sono in
grado di percepire le note musicali, e che hanno perfino delle preferenze a
seconda della specie, tanto da far sorgere problemi su quali dischi farle
concentrare per farle crescere belle e soddisfatte, è anche possibile, perché
no?, che le barche percepiscano le incazzature e si regolino di conseguenza.
Stamattina ci saranno stati dodici nodi di scirocco, più o meno, e finalmente
me li sono potuti godere come cristo comanda. Lo strallo è rimasto saldamente
al suo posto e le sartie pure. All’attracco ho incontrato un amico sposato con
un’inglese. In genere passano l’estate in una bella barca di dieci, dodici
metri, ma stanno pianificando di trasferirsi in India armi e bagagli. Che farai
poi, in India? Il falegname, mi risponde, quello che faccio in Italia. Beati loro. Mi spiega che per poter vivere bisogna limitare al massimo,
se proprio non si riesce ad eliminarli, quelli che lui chiama gli adempimenti,
cioè bollette da pagare, documentazioni, dichiarazioni ecc., ai quali
dedichiamo almeno un terzo della nostra vita, e vivere il presente. Non siamo
abbastanza per organizzare un girotondo, ma la pensiamo allo stesso modo. Molto
meno tranquilli saranno i centocinquantamila esercenti o piccoli artigiani che
stanno per chiudere bottega per colpa degli affitti. Così leggo. Per colpa
degli affitti. Poco conta la recessione, la mancanza di ordinativi, l’enorme
calo dei consumi interni cui hanno contribuito celebrati geni dell’economia cui
non è stato neppure necessario impegnarsi al limite della loro genialità per raschiare le tasche degli italiani e non solo
quelle, visto che siamo un paese virtuoso e gli italiani tengono di certo
qualche soldo da parte. Quanto al settore immobiliare, vi sono scarsamente
coinvolto, in quanto proprietario di mezzo appartamento e mezzo garage, quindi
potrei anche considerarmi al di sopra di gravi sospetti. Se mi incazzo, è solo
perché la televisione e la stampa vogliono prendermi per il culo. E’ un
teatrino che va avanti da mesi. Malversazioni, furti e sprechi contrabbandati
per qualcosa di diverso. Gli immobili sono come gli stipendi. Non ci sono magie
per farli passare inosservati al fisco. Alla ditta Monti & Company è sufficiente
stabilire allegre percentuali, più alte sono meglio è, sicuri al 100% di
colpire il bersaglio fino all’ultimo centesimo. Di recente ho anche scoperto, non
ci credevo, che quando gli affittuari non pagano, i proprietari pagano le tasse
anche per le cifre che non hanno incassato, a meno che non esibiscano una
sentenza di sfratto, con conseguente aggiunta di spese legali alla cifra in
mora che l’affittuario in fuga non pagherà mai.
Equitalia non sente ragioni. E oggi di affittuari che non pagano, anche per
le abitazioni, ce n’è un’intera galassia. Il possesso di immobili, anche di
piccola entità, costa un fracco di
soldi, visto che ormai c’è chi ha paura di darli in affitto, e sono in tanti, e
hanno pure ragione, perché pare che la legge italiana consideri i proprietari
di immobili degli sfruttatori figli di puttana che non meritano equa
spartizione di diritti e doveri con gli inquilini. Se ti allontani da casa
e qualcuno ne approfitta per occuparti
l’appartamento, magari con tutta la famiglia, e magari ti cambia pure la
serratura, devi stare bene attento a contenere la voglia di sfondare la porta e
cacciare tutti a calci in culo, perché la legge italiana non è dalla tua parte.
Mi pare di aver capito che rischieresti un’accusa di violazione di domicilio,
solo per rientrare in casa tua. Cos’è diventato questo paese? Non sarebbe più
corretto scrivere che se centocinquantamila esercenti rischiano di chiudere
bottega, la colpa, più che degli affitti che fino ad oggi non avevano fatto
chiudere nessuno, è se mai dell’allegra politica, dell’allegra amministrazione
degli introiti dello Stato, che non sono certo una panacea contro la crisi e la
recessione? La smetto. In questi ultimi giorni mi sono incazzato a sufficienza
con la barca, figuriamoci se ho voglia di mettermi a discutere con la stampa. Tanto,
lo sanno tutti che è una gran puttana.
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